
Il pozzo tra Bergamina e Canöva, costruito nel 1884 per l’acqua potabile, fu presto inutilizzabile per infiltrazioni. Abbandonato definitivamente nel 1929.
Nel 1884, con la realizzazione del pozzo situato fra le cascine Bergamina e Canöva, il comune di Verderio aveva cercato di risolvere il problema dell’approvvigionamento d’acqua potabile per quella parte di territorio, molto popolosa, che ne era sprovvista.
La soluzione, però, fu efficace solo per pochi anni. Già nel 1894 il Comune dovette intervenire per porre fine alle infiltrazioni di acqua dalla superficie, causa di malattie virali e infezioni nella popolazione. Il problema però non fu risolto , né quella volta, né con successivi interventi, tanto che, nel 1929, il podestà deliberò di abbandonare il risanamento del pozzo, non potendo prevedere né la spesa necessaria, né la certezza del risultato.
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