Palazzo Prinetti

Comune di:
Merate
Esperienza:
Cultura, Esperienza
Tipologia di luogo:
Castelli e residenze storiche

Palazzo Prinetti, nel cuore di Merate, sorge sulle rovine di un antico castello medievale. Ristrutturato nei secoli da vescovi, cardinali e dalla famiglia Prinetti, conserva una struttura imponente con due corti e una torre cilindrica panoramica a sette piani. Dal 1946 è di proprietà della Parrocchia di Merate.
Panoramica

Il Palazzo Prinetti sorge nel cuore di Merate e si affaccia sulla più importante piazza della città, che porta lo stesso nome. È stato costruito sulle rovine di un antico castello, probabilmente appartenuto al Vescovo di Milano Ariberto d’Intimiano, e da lui donato alla sua morte (1045) all’Abbazia milanese di San Dionigi, come attestato da una pergamena firmata dall’Imperatore Corrado II il Salico.

Nel 1275, durante la lotta tra le famiglie Visconti e Torriani per il controllo politico di Milano, il castello fu in parte distrutto. Nonostante ciò, nel corso del Medioevo continuò a ricoprire un ruolo importante per il borgo di Merate e la sua economia.

Alla fine del Seicento il complesso venne acquistato dal Vescovo Ercole Visconti, stretto collaboratore di Papa Alessandro VIII e Papa Innocenzo XII, che ne avviò una profonda ristrutturazione per adattarlo al gusto e alle esigenze dell’epoca. A metà del Settecento passò al Cardinale Angelo Maria Durini, che completò i lavori e lo rese un luogo di feste e ricevimenti con personaggi illustri della cultura italiana, come Giuseppe Parini.

Con l’arrivo delle truppe napoleoniche e la soppressione degli ordini religiosi, il palazzo fu acquisito dalla famiglia milanese Prinetti. Il suo esponente più noto fu Giulio Prinetti, ingegnere, imprenditore e politico, Ministro dei Lavori Pubblici nel governo Di Rudinì (1896-1897) e Ministro degli Esteri nel governo Zanardelli (1901-1903).

Nel 1946 l’erede della famiglia, il Conte Ludovisi Boncompagni, cedette l’intero palazzo alla Parrocchia di Merate, che ne è tuttora proprietaria.

Il palazzo conserva ancora oggi i segni del suo antico splendore: una possente struttura in mattoni e pietra a vista, articolata attorno a due corti – una rustica e una nobile. Elemento distintivo è la torre cilindrica a sette piani, con un belvedere sommitale da cui si gode una vista a 360 gradi sul paesaggio, da Milano alle colline di Montevecchia, del Monte di Brianza e fino alle colline bergamasche. In passato adibita anche a carcere, la torre conserva disegni a carboncino realizzati dai detenuti.

Informazioni utili

Indirizzo/Come arrivare:

Via don Cesare Cazzaniga, Bagolino, Cicognola, Brugarolo, Merate, (LC)

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Tipologia di luogo:
285
Accessibilità:
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