Villa ex Crespi

Non lontano dalla collina di Sabbioncello e da quella del Subaglio, sorge su un’altura la Villa Crespi, situata nella località Biffo, da cui prende il nome.

L’edificio venne costruito nel XVIII secolo nei pressi delle cascine di Sciano e fu progressivamente ampliato nel secolo successivo, fino a raggiungere l’attuale conformazione a U. Inizialmente appartenne alla famiglia Colnaghi, per poi passare ai Fossati, sotto i quali fu oggetto di un rimaneggiamento artistico ispirato al barocchetto e al manierismo, con il contributo dell’antiquario e mercante d’arte Giuseppe Baslini, a metà del XIX secolo.

Il giardino all’italiana, arricchito da statue e viali prospettici, fu progettato da Giuseppe Roda, noto architetto autore del giardino zoologico di Roma, del Bosco Virgiliano di Mantova, dei giardini del Quirinale e della villa di Stupinigi.

Negli anni ’30 del XX secolo, la villa divenne dimora del Cavaliere Aldo Crespi, proprietario de Il Corriere della Sera, e padre di Giulia Maria Crespi, che ampliò ulteriormente il parco fino a 130.000 mq, ornandolo con viali alberati e una ricca varietà di essenze arboree.

All’interno del parco si trovava anche una casa in miniatura, usata da Giulia Crespi come casa delle bambole, arredata su misura per la struttura.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa fu bersaglio di un bombardamento, ma non venne colpita. Una bomba d’aereo inesplosa si trova ancora nel terreno, coperta da una lastra sotto la cotica erbosa.

Alla morte della proprietaria, la villa fu ceduta dagli eredi a un gruppo societario, che la trasformò in una residenza sanitaria assistenziale. Nel 2004 fu inaugurata la nuova “Villa dei Cedri”.

Completamente ristrutturata, l’antica Villa Biffo è oggi un complesso integrato di strutture assistenziali medico-sanitarie, pensato per accogliere persone non autosufficienti in un contesto ambientale di grande pregio.